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Campionati del Mondo: Italia nella storia, 3-1 alla Bulgaria e secondo titolo iridato consecutivo

Campionati del Mondo: Italia nella storia, 3-1 alla Bulgaria e secondo titolo iridato consecutivo

2025-09-28 14:35

Manila. Una magnifica Italia batte 3-1 (25-21, 25-17, 17-25, 25-10) la Bulgaria e si laurea campione del mondo

Per gli azzurri si tratta del quinto titolo iridato dopo quelli ottenuti nel ’90, ’94, ’98 e 2022; il secondo consecutivo, dunque. L’Italia, inoltre, accorcia ulteriormente la distanza rispetto all’URSS che rimane l’unica squadra ad aver conquistato 6 volte i Mondiali tra il ’49 e l’82.

Quinto successo mondiale anche per il CT De Giorgi che ai tre da giocatore (‘90-’98) aggiunge i due sulla panchina tricolore. Oggi, tra l’altro, De Giorgi ha raggiunto quota 100 vittorie sulla panchina azzurra.

Nello staff azzurro aggiungono un titolo iridato dopo quelli vinti da giocatori anche gli ex compagni di squadra del CT, l’assistente allenatore Marco Meoni (iridato nel 1998) e Giacomo Giretto (1994), quest’ultimo al suo secondo oro consecutivo nel ruolo di team manager.

L’Italia diventa la seconda nazionale ad aggiudicarsi il titolo nello stesso anno sia nel maschile sia nel femminile, cosa già riuscita all’Unione Sovietica nel 1952 e nel 1960.

Per la Federazione Italiana Pallavolo la “doppietta” non è una novità assoluta dato che era già accaduto nel 2021 ma nell’ambito dei Campionati Europei.

La pallavolo diventa così l’unico sport di squadra italiano ad aver vinto nello stesso anno la rassegna iridata sia nel femminile sia nel maschile. 

L’Italia è scesa in campo con la formazione composta dalla diagonale Giannelli-Romanò, Michieletto e Bottolo i martelli, Anzani e Russo i centrali con Balaso libero.

Bulgaria schierata invece con Simeon Nikolov in palleggio, Asparuhov opposto, Atanasov e Aleksandar Nikolov schiacciatori, Petkov e Grozdanov centrali, Kolev libero.

Primo set nel quale gli azzurri hanno giocato sostanzialmente a strappi con momenti di difficoltà durante i quali sono stati costretti a rincorrere la giovane formazione bulgara che però con il passare dei minuti ha finito per cedere sotto i colpi degli azzurri trascinati da un ottimo Romanò (7 punti e 88% in attacco), ma anche messi alle corde da due buoni turni al servizio di Bottolo (5 pti) e Michieletto. La formazione tricolore ha dunque amministrato un vantaggio di 4 lunghezze (21-17, 24-20) fino a quando, dopo aver fallito una prima palla set, ha chiuso in proprio vantaggio il primo parziale sul 25-21.

Secondo parziale caratterizzato da una buona partenza azzurra vanificata però da un parziale recupero degli uomini di Blengini arrivati fino al -2 (13-11). Giannelli e compagni però hanno continuato fare la propria partita rimanendo sempre ben dentro il match e arrivati sul 18-16 una sensazionale sequenza di 5 ace di Romanò ha spaccato il parziale fino al 23-16, a quel punto il finale è sembrato essere scontato con il 25-17 conclusivo frutto dell’errore in attacco di Nikolov valso il 2-0 per l’Italia. 

Nel terzo set la Bulgaria si è portata sull’11-9 e da lì è sembrata poter invertire l’inerzia della gara portandosi sul +5 (15-10) trascinata dal pubblico filippino; con il passare dei minuti gli azzurri hanno conosciuto il primo, vero, momento di difficoltà trovandosi a -6 (11-17, 12-18). A quel punto De Giorgi ha inserito prima Porro per Bottolo e successivamente Sbertoli per Giannelli, ma i cambi non hanno sortito gli effetti sperati con i bulgari che hanno sempre ben amministrato il vantaggio fino al 25-17 in loro favore riaprendo così la gara. 

Il quarto set è iniziato con Giannelli e Bottolo nuovamente in sestetto e Italia apparsa in partita come in precedenza; scesi in campo con l’atteggiamento giusto gli azzurri si sono portati sul 10-4, vantaggio andato progressivamente aumentando fino al 20-10 con Bottolo mattatore delle fasi finali. Il finale è un trionfo tricolore: 25-10  e secondo titolo iridato consecutivo. 

Gli azzurri faranno ritorno in Italia domani con un volo che atterrerà a Roma Fiumicino alle ore 20.05 dopo uno scalo a Dubai.

 

Il roster della Nazionale Maschile Medaglia d’oro

Palleggiatori: 6. Simone Giannelli (capitano), 8. Riccardo Sbertoli
Centrali: 14. Gianluca Galassi, 17. Simone Anzani, 25. Giovanni Gargiulo, 19. Roberto Russo
Schiacciatori: 12. Mattia Bottolo, 5. Alessandro Michieletto, 31. Luca Porro, 9. Francesco Sani.
Opposti: 11. Kamil Rychlicki, 16. Yuri Romanò
Liberi: 7. Fabio Balaso, 28. Domenico Pace

Lo staff
Ferdinando De Giorgi – commissario tecnico
Massimo Caponeri - 2° Allenatore
Marco Meoni - Assistente Allenatore
Nicola Giolito - Preparatore Atletico
Marco Penza – Medico
Francesco Alfatti – Fisioterapista
Fabio Rossin – Fisioterapista
Ivan Contrario – Scoutman
Giacomo Giretto - Team Manager
Nel corso della manifestazione è stato presente anche il pedagogista Giuliano Bergamaschi.

Gli atleti 

5. Alessandro Michieletto
È nato a Desenzano del Garda (BS) il 5 dicembre 2001. Altezza 210 cm. Schiacciatore. Nella stagione 25/26 giocherà nell’Itas Trentino.
Presenze: 131
In azzurro: Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 28 maggio 2021 a Rimini, Italia-Polonia 0-3 (Volleyball Nations League).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Tokyo 2020, Parigi 2024

6. Simone Giannelli – capitano
È nato a Bolzano il 9 agosto 1996.Altezza 200 cm. Palleggiatore.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Sir Susa Vim Perugia.
Presenze: 265.
In azzurro: Bronzo Europei 2015, Argento World Cup 2015, Argento Giochi Olimpici Rio 2016, Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 29 maggio 2015 ad Adelaide, Australia-Italia 1-3 (World League)
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Rio 2016, Tokyo 2020, Parigi 2024

7. Fabio Balaso
È nato a Camposampiero (PD) il 20 ottobre 1995. Altezza 182 cm. Libero.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Cucine Lube Civitanova.
Presenze: 195
In azzurro: Oro Giochi del Mediterraneo 2018, Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 17 maggio 2016 a Cavalese: Italia-Australia 2-3 (Amichevole).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Parigi 2024

8. Riccardo Sbertoli
È nato a Milano il 23 maggio 1998. Altezza 190 cm. Palleggiatore.
Nella stagione 25/26 giocherà nell’Itas Trentino.
Presenze: 182
In azzurro: Oro Giochi del Mediterraneo 2018, Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 27 maggio 2017 a Napoli, Italia-Argentina 3-1 (Vesuvio Cup, torneo amichevole).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Tokyo 2020, Parigi 2024

9. Francesco Sani 
È nato a Greenbrae (USA) il 16 luglio 2002. Altezza 204 cm. Schiacciatore.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Rana Verona.
Presenze: 21
In azzurro: Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 13 maggio 2024 in Italia-Turchia 3-1 (Amichevole) a Cavalese

11. Kamil Rychlicki
È nato a Ettelbruck (Lussemburgo) il 26 luglio 1997. Altezza 204 cm. Schiacciatore.
Nella stagione 25/26 giocherà nello Zaksa Kedzierzyn-Kozle.
Presenze: 33
In azzurro: Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 25 maggio 2025 a Monaco di Baviera, Italia-Germania 3-1 (Amichevole).

12. Mattia Bottolo
È nato a Bassano del Grappa (VI) il 3 gennaio 2000. Altezza 196 cm. Schiacciatore. 
Nella stagione 25/26 giocherà nella Cucine Lube Civitanova.
Presenze: 131.
In azzurro: Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 28 maggio 2021 a Rimini, Italia-Polonia 0-3 (Volleyball Nations League)
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Parigi 2024

14. Gianluca Galassi
È nato a Trento il 24 luglio 1997. Altezza 202. Centrale.
Nella stagione 24/25 giocherà nella Gas Sales Bluenergy Piacenza.
Presenze: 130
In azzurro: Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 28 maggio 2021 a Rimini, Italia-Polonia 0-3 (Volleyball Nations League).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Tokyo 2020, Parigi 2024

16. Yuri Romanò
È nato il 26 luglio 1997 a Monza. Altezza 205 cm. Opposto.
Nella stagione 25/26 giocherà nel Fakel Novy Urengoy.
Presenze: 119
In azzurro: Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 25 agosto 2021 a Mantova: Italia-Belgio 3-0 (Amichevole).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Parigi 2024

17. Simone Anzani
È nato a Como il 24 febbraio 1992. Altezza 204 cm. Centrale.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Valsa Group Modena.
Presenze: 211
In azzurro: Argento nella World Cup 2015, Bronzo ai Campionati Europei 2015, Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 20 giugno 2014 a Teheran, Iran-Italia 3-0 (World League).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Tokyo 2020

19. Roberto Russo
È nato a Palermo il 23 febbraio 1997. Altezza 206 cm. Centrale.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Sir Susa Vim Perugia.
Presenze: 120
In azzurro: Oro Giochi del Mediterraneo 2018, Oro Europei 2021, Oro Mondiali 2022, Argento Europei 2023, Oro Mondiali 2025.
Esordio: Il 18 maggio 2018 a Reggio Calabria: Italia-Australia 2-3 (Amichevole) Partecipazione ai Giochi Olimpici: Parigi 2024

25. Giovanni Gargiulo
È nato a Sorretto il 1° gennaio 1999. Altezza 208 cm. Centrale.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Cucine Lube Civitanova.
Presenze: 28
In azzurro: Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 25 maggio 2025 a Monaco di Baviera, Italia-Germania 3-1 (Amichevole).

28. Domenico Pace
È nato il 2 agosto 2000 a Castellana Grotte. Altezza 178 cm. Libero.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Gas Sales Bluenergy Piacenza.
Presenze: 27
In azzurro: Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 25 maggio 2025 a Monaco di Baviera, Italia-Germania 3-1 (Amichevole).

31. Luca Porro
È nato a Genova il 9 maggio 2004. Altezza 194 cm. Schiacciatore.
Nella stagione 25/26 giocherà nella Valsa Group Modena.
Presenze: 58
In azzurro: Argento VNL 2025, Oro Mondiali 2025.
Esordio: il 12 maggio 202 a Cavalese, Italia-Serbia 3-2 (Amichevole).
Partecipazione ai Giochi Olimpici: Parigi 2024

Il commissario tecnico azzurro Ferdinando De Giorgi
Ferdinando De Giorgi è nato a Squinzano (LE) il 10 ottobre 1961. Professore di educazione fisica, ha all’attivo una lunga carriera da palleggiatore costellata di successi ottenuti sia nei club dove ha militato sia in Nazionale. Nella sua più che ventennale carriera da giocatore ha indossato la casacca di prestigiosi club quali Cuneo e Modena con in quali ha vinto titoli nazionali e internazionali. 330 le presenze in Nazionale con la quale ha vinto i tre titoli mondiali tra il 1990 e il 1998 (Rio de Janeiro 1990, Atene 1994, Tokyo 1998), i Campionati Europei (Stoccolma 1989) e 5 World League (1990 Osaka, 1991 Milano, 1992 Genova, 1994 Milano, 1995 Rio de Janeiro). È stato uno dei protagonisti della cosiddetta Generazione dei Fenomeni. Nel 2001 la sua prima esperienza nelle vesti di allenatore-giocatore, a Cuneo. Nella stagione 2002-2003 ha abbandonato definitivamente l'attività di giocatore per diventare allenatore a tutti gli effetti passando l’anno successivo da Cuneo a Perugia, società con cui ha conquistato uno storico accesso alla finale scudetto. Dal 2005 al 2010 ha allenato la Lube Volley vincendo sei titoli: 1 scudetto (2005-2006), 2 Coppa Italia (2007-2008 e 2008-2009), 1 Coppa CEV (2005-2006) e 2 Supercoppa italiana (2006 e 2008). Nel 2011-2012 ha guidato fino a gennaio l’Umbria Volley San Giustino nel massimo campionato, poi dal 2012 al 2014 la prima esperienza all’estero in Russia, come tecnico del Fakel Novy Urengoy. Nella stagione successiva il ritorno in Italia, dove ha guidato per alcuni mesi la Tonno Callipo Vibo Valentia, prima di andare ad allenare nuovamente all’estero, stavolta in Polonia: De Giorgi ha preso le redini dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle per due stagioni (dal 2015 al 2017) conquistando due titoli nazionali e una Coppa di Polonia. Nell’estate 2017 è stato nominato commissario tecnico della Nazionale polacca e dal gennaio 2018 in poi è tornato a sedere in una panchina di Club, sempre in Polonia, alla guida dello Jastrzebski Wegiel, club con il quale ha poi rescisso il contratto prima di tornare sulla panchina della Lube (dicembre 2018) dove ha vinto ancora numerosi titoli: un campionato italiano, una CEV Champions League, un Mondiale per Club e due Coppa Italia. De Giorgi ha esordito ufficialmente sulla panchina azzurra il 25 agosto 2021 a Mantova per un impegno amichevole contro il Belgio vinto con il punteggio di 3-0. Alla sua prima esperienza in una manifestazione internazionale sulla panchina azzurra – Campionati Europei 2021 - ha conquistato la medaglia d’oro. Nel 2022 ha guidato i suoi azzurri alla conquista della medaglia d'oro ai Campionati del Mondo. Dopo i tre titoli mondiali da giocatore è arrivato così il primo successo iridato da commissario tecnico. Fuori dal campo Ferdinando è sposato con Maria, dalla quale ha avuto due figli: Federico e Irene. Nel 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2023, invece, il commissario tecnico pugliese ha ottenuto la medaglia d’Argento ai Campionati Europei. Alla sua prima partecipazione ai Giochi Olimpici da allenatore, a Parigi 2024, ha ottenuto con la Nazionale la quarta posizione perdendo nella finale per il terzo e quarto posto contro gli USA.
Nella stagione 2025 ha vinto la medaglia d’argento nella Volleyball Nations League e l’oro nei Campionati del Mondo.

Ferdinando De Giorgi sulla panchina azzurra
Esordio: Mantova, amichevole, 25/08/21 Italia - Belgio 3-0  
Gare totali: 126
Vittorie: 100
Percentuali vittorie: 79,36%
Gare in stagione: 33 (29 vittorie e 4 sconfitte)

Palmarès
2021: medaglia d’oro Campionati Europei
2022: medaglia d’oro Campionati del Mondo
2023: medaglia d’argento Campionati Europei
2025: medaglia d’argento Volleyball Nations League
2025: medaglia d’oro Campionati del Mondo 

L'albo d'oro dei Campionati del Mondo Maschili

Nelle precedenti venti edizioni l’Italia ha ottenuto cinque medaglie: quattro ori (1990, 1994, 1998, 2022) e un argento (1978).

1949 Praga 1.U.R.S.S. 2.Cecoslovacchia 3.Bulgaria      8.Italia
1952 Mosca 1.U.R.S.S. 2.Cecoslovacchia 3.Bulgaria     n.p.
1956 Parigi 1.Cecoslovacchia 2.Romania 3.U.R.S.S.     14.Italia
1960 Rio de Janeiro 1.U.R.S.S. 2.Cecoslovacchia 3.Romania  n.p.
1962 Mosca 1.U.R.S.S. 2.Cecoslovacchia 3.Romania    14.Italia
1966 Praga 1.Cecoslovacchia 2.Romania 3.U.R.S.S.     16.Italia
1970 Sofia 1.Germania Est 2.Bulgaria 3.Giappone       15.Italia
1974 Città del Messico 1.Polonia 2.U.R.S.S. 3.Giappone           19.Italia
1978 Roma 1.U.R.S.S. 2.Italia 3.Cuba
1982 Buenos Aires 1.U.R.S.S. 2.Brasile 3.Argentina        14.Italia
1986 Parigi 1.U.S.A. 2.U.R.S.S. 3.Bulgaria   11.Italia
1990 Rio de Janeiro 1.Italia 2.Cuba 3.U.R.S.S.
1994 Atene 1.Italia 2.Olanda 3.U.S.A.
1998 Tokyo 1.Italia 2.Jugoslavia 3.Cuba
2002 Buenos Aires 1.Brasile 2.Russia 3.Francia            5.Italia
2006 Tokyo 1.Brasile 2.Polonia 3.Bulgaria         5.Italia
2010 Roma 1.Brasile 2.Cuba 3.Serbia      4.Italia
2014 Varsavia 1.Polonia 2.Brasile 3.Germania  13.Italia
2018 Torino 1.Polonia 2.Brasile 3. USA     5.Italia
2022 Katowice 1.Italia 2.Polonia 3. Brasile
2025 Manila  Italia. 2. Bulgaria 3.Polonia


Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato la nazionale maschile di pallavolo al Quirinale per mercoledì 8 ottobre alle ore 16. I ragazzi di De Giorgi si uniscono così alle ragazze di Velasco, già precedentemente invitate dopo la vittoria ai Mondiali in Thailandia lo scorso 7 settembre.  “Complimenti e felicitazioni per la meritata vittoria. Dopo aver visto la semifinale con la Polonia ero ottimista sul successo finale. Vi aspetto al Quirinale per ringraziarvi”. Il Quirinale si è messo in contatto col Presidente del CONI Luciano Buonfiglio per far pervenire alla federazione, alla squadra e allo staff i rallegramenti del Capo dello Stato.


Campionati del Mondo Maschili: le voci dei protagonisti dopo il trionfo iridato

GIUSEPPE MANFREDI: Questa è una giornata che entra di diritto nella leggenda dello sport italiano e della pallavolo mondiale. Dopo l’impresa della nostra Nazionale femminile, la vittoria del Campionato Mondiale maschile completa una storica doppietta: per la prima volta nella storia, l’Italia del volley conquista nello stesso anno entrambi i titoli iridati. I miei complimenti più sentiti vanno a questi straordinari ragazzi, al ct De Giorgi e a tutto lo staff. Insieme hanno saputo affrontare ogni sfida con carattere, talento e spirito di sacrificio. Hanno dimostrato che il lavoro quotidiano, la passione e l'attaccamento alla maglia azzurra possono portare a risultati che sembravano irraggiungibili. Voglio ricordare che questa vittoria è il frutto di un movimento che abbraccia tutto il nostro Paese: dalle società di base, ai club di vertice, ai dirigenti, dai tecnici ai volontari che ogni giorno fanno crescere la pallavolo italiana. Lo straordinario risultato di oggi è la conferma che la programmazione, la dedizione e il lavoro di un intero sistema possono trasformare i sogni in realtà. Il trionfo Mondiale di oggi, a tre anni dal titolo iridato in Polonia, dimostra ancora una volta quanto sia speciale e unico questo gruppo. È ormai fuor di dubbio che questa squadra stia segnando un’epoca nella storia della pallavolo e dello sport italiano.”

FERDINANDO DE GIORGI: "Mi sono stancato, come no? Ma stancarsi di vincere… come si fa a stancarsi? Dietro questa vittoria c’è tantissimo lavoro, non solo mio, ma di tutte le persone che quest’anno hanno vissuto una lunga estate. Ci sono state molte cose su cui abbiamo dovuto lavorare e migliorare. Lo staff ha fatto un lavoro enorme per recuperare giocatori importanti come Russo, Gargiulo con la caviglia, e poi l’infortunio di Daniele. Sono successe tante cose che solo un gruppo davvero speciale poteva assorbire e trasformare in energia positiva, come poi è successo in questo Mondiale. Sono orgogliosissimo e felice, soprattutto per la Federazione, che ora entra nella leggenda: non solo nella storia, ma nella leggenda. Essere in compagnia di Julio anche in questo traguardo mi rende davvero felice. Sono orgoglioso del lavoro che stiamo facendo, perché è fondamentale per tutto il nostro movimento. Le nazionali portano visibilità grazie ai risultati, e non è solo questione di vincere, anche se ovviamente la vittoria aiuta. È il come si vince: il modo in cui i ragazzi (e le ragazze) hanno giocato e lottato. Trasmettere emozioni è, secondo me, la medaglia più importante da vincere. Il nostro obiettivo, così come la sfida per tutte le squadre e per ogni sportivo, è rimanere nell’eccellenza. Questo significa giocare sempre per le medaglie, in ogni competizione. Credo che siamo sulla buona strada, perché ormai ci presentiamo spesso e volentieri per giocarci le medaglie."

SIMONE GIANNELLI: "Tre anni dopo, ancora un oro mondiale, penso che abbiamo davvero scritto la storia del nostro Paese, considerando che in questo momento siamo campioni del mondo sia nella maschile che nella femminile. Questo mi rende ancora più orgoglioso, anche perché ho visto le imprese delle ragazze e mi hanno dato ancora più forza. Sono davvero felice, anche noi siamo riusciti a fare la nostra parte, a portare in campo la nostra energia, il nostro talento, sia le cose belle che quelle meno belle, e siamo riusciti a gestirle. Vincere due Mondiali di fila è qualcosa che, da piccolo, non avrei mai nemmeno immaginato potesse succedere a me. Sono profondamente grato per questa opportunità, per me e per tutta la mia squadra, e sono grato anche per la salute, che spesso diamo per scontata, ma che non è mai garantita. Un grazie enorme a tutti quelli che ci hanno sostenuto, anche a chi non l’ha fatto dopo le sconfitte. Sto imparando che ognuno ha il suo punto di vista, ed è importante restare nella domanda, non solo nella risposta. Lo sport è di tutti: ognuno ha diritto alla propria opinione. Noi, però sappiamo chi siamo e cosa abbiamo fatto.Siamo contenti di aver dimostrato prima di tutto a noi stessi quello che sappiamo fare. Siamo contenti di mantenere alto lo spirito, di voler continuare a migliorarci e di non guardare troppo indietro a ciò che è stato. Vogliamo fare bene per il nostro Paese, per la nostra nazione, per il nostro movimento. Sappiamo quanto sia grande e quanto, sotto di noi, ci siano tanti ragazzi che sognano di arrivare dove siamo noi oggi. Ogni anno qualcuno si aggiunge. Quando giocavo la finale olimpica, alcuni dei ragazzi che oggi sono con noi avevano solo pochi anni. Per me è un onore giocare con loro. Anche se ho solo 29 anni, sono ancora giovane, ma stare in campo con ragazzi ancora più giovani, pieni di entusiasmo, mi dà una spinta in più. Questo mi trasmette, energia, motivazione, sei costretto a dare sempre qualcosa in più. Sono davvero contento che abbiamo vissuto tutto questo insieme, in questo modo."

MATTIA BOTTOLO: "Sono emozioni incredibili, di ogni tipo. E sono diverse rispetto alla prima volta, perché confermarsi è ancora più difficile che compiere la prima impresa. Ma ce l’abbiamo fatta, ed è qualcosa di speciale. Ho dato il mio contributo, come tutti i miei compagni. In particolare con quella serie di ace che mi ha davvero caricato. Il pubblico mi ha spinto tantissimo, mi ha aiutato. Conosco il mio valore, sapevo di poter tirare fuori una prestazione del genere, la squadra aveva bisogno di qualcosa in più. Nel quarto set ho deciso di iniziare a rischiare di più. Ho pensato "Ora provo", e i rischi hanno dato ottimi risultati. In questo Mondiale la difficoltà più grande è stato avere la consapevolezza che si può perdere contro chiunque e non si deve mai abbassare la guardia, questo Mondiale lo ha dimostrato. Per questo è fondamentale avere la pazienza di affrontare tutto una partita alla volta. Se ti concentri troppo su chi potresti affrontare in futuro, perdi di vista il presente e le partite davanti a te. Già il 2024 era stato un anno speciale per me, ma il 2025 lo è ancora di più. Il mio approccio è sempre quello dello sportivo, affrontare tutto giorno dopo giorno, partita dopo partita. Adesso voglio concentrarmi sul presente e godermi questo Mondiale, poi si tornerà in palestra per continuare a lavorare."

ALESSANDRO MICHIELETTO: “È clamoroso quello che abbiamo fatto oggi. Stiamo rivivendo le emozioni di tre anni fa, forse ancora più forti, perché confermarsi è sempre difficilissimo. Abbiamo giocato un buon torneo ed è vero che non siamo partiti benissimo all’inizio, ma poi siamo stati in crescendo. Ci siamo sempre aiutati e questa capacità ce l’hanno solo i grandi gruppi. Questo mondiale ha davvero un sapore speciale, perché è la conferma che questa squadra ogni anno c’è e arriva sempre tra le prime quattro. Questa estate, in particolare, ci siamo tolti grandi soddisfazioni con due belle medaglie portate a casa. Oggi le battute di Romanò e Bottolo sono state determinanti: forse senza quei loro servizi saremmo ancora lì a giocare (ride, ndr). Questo forse è il nostro segreto, ci completiamo a vicenda, sappiamo stare insieme, siamo una macchina perfetta. Dagli ottavi in poi abbiamo alzato il livello in maniera esponenziale e penso davvero che siamo la squadra più forte al Mondo.  La dedica di questo mondiale è sicuramente per Daniele Lavia, lui voleva e doveva esserci e so quanto è dispiaciuto. Oggi, al termine della riunione tecnica prima della partita, ci ha videochiamato. In quella telefonata vi dico che ha retto le lacrime a fatica. Quel suo messaggio ci ha dato una carica incredibile e non vedo l’ora di abbracciarlo.”

YURI ROMANÒ: "È incredibile, davvero incredibile quello che abbiamo fatto. Riuscirci di nuovo, in un Mondiale così difficile, è qualcosa di straordinario. Abbiamo visto come tante grandi squadre sono uscite presto, mentre noi abbiamo vinto da grande gruppo, mettendo in campo qualità, testa e cuore. È stata davvero una grande impresa. Ho dato il mio contributo anche con una bella serie di ace, mi era mai capitato così? Forse no, non tutti di seguito. Mi sentivo bene e, per fortuna, in quel momento non ho pensato troppo, ho solo battuto. Quella serie ci ha aiutato a vincere il secondo set e a indirizzare un po’ la partita. Loro poi sono tornati bene nel terzo set, ma nel quarto siamo partiti subito con la testa giusta: abbiamo spinto forte e per i nostri avversari non c’è stato nulla da fare. Il segreto di questa squadra? Lo diciamo da anni e l’abbiamo dimostrato ancora una volta: è il gruppo. Nonostante tutte le difficoltà nella preparazione, gli infortuni, in particolare quello grave di Daniele, siamo rimasti uniti durante tutto il Mondiale. Ci abbiamo creduto fino in fondo e alla fine siamo arrivati a questo meraviglioso oro."

SIMONE ANZANI: “Ripetersi non è mai facile, soprattutto quando non te lo aspetti. Come nel 2022, abbiamo rincorso tutta l’estate con una squadra, la Polonia, che ci ha sempre messo sotto e ci ha bastonato in finale di VNL. Poi però abbiamo lavorato a testa bassa e abbiamo raggiunto questo obiettivo oggi, in finale contro la Bulgaria, che è incredibile. All’inizio, nella fase a gironi, abbiamo giocato abbastanza male e poi abbiamo improvvisamente cambiato marcia. Questa è l’unicità di questa squadra: abbiamo trovato insieme quell’energia, quell’amalgama e quella serenità che ci ha poi permesso nelle altre partite di giocare una pallavolo speciale. Questa vittoria la dedico soprattutto alla mia famiglia: a mia moglie, alle mie bambine, ai miei genitori, a mia sorella, ai miei zii e agli amici che in questi due anni mi sono stati sempre vicino. Mi hanno supportato e sopportato, perché non è stato semplice e devo dirgli grazie. Grazie perché, forse, senza di loro non avrei avuto la forza di reagire che poi mi ha portato ad essere qui oggi.”